L’Alpestre
Ci sono Distillati la cui essenza non risiede nella materia prima che si distilla per generare Alcol: nel caso dell’Alpestre, infatti, viene utilizzato è un Alcol etilico neutro, la cui origine non è specificata.
L’essenza dell’Alpestre risiede invece nel processo di macerazione e distillazione delle 34 erbe officinali e aromatiche; è questo procedimento a conferire al prodotto il suo profilo aromatico complesso ed unico.
In sintesi, la distinzione chiave rispetto a tutti gli altri Distillati, è che cereali, canna da zucchero, uva o altre materie prime, non sono un ingrediente attivo nel processo di produzione, ma vengono usati per produrre l’Alcol di base, mentre le erbe sono le protagoniste assolute dell’Alpestre.
L’Alpestre si distingue inoltre dai vari Liquori perché non contiene zuccheri, coloranti o altri additivi, mantenendo un gusto secco e complesso; la sua unicità è stata apprezzata dagli intenditori fin dalla sua creazione.
La storia

Foto: Edoardo barman AIBES
La storia dell’Alpestre inizia in Francia nel 1857, quando un frate marista, Fratel Emanuele, creò la ricetta segreta di questo Distillato di erbe.
Fratel Emanuele era un esperto conoscitore delle virtù terapeutiche delle erbe; sviluppò la ricetta, che unisce le proprietà benefiche di 34 erbe aromatiche ed officinali, con proprietà benefiche e toniche, per rinvigorire i confratelli malati. .
La prima produzione fu appunto nel nel 1857, presso l’Hermitage, la casa madre dei Fratelli Maristi, vicino a Lione, in Francia.
Inizialmente il Distillato era conosciuto come Arquebuse e ottenne subito un notevole successo commerciale.
Ma all’inizio del Novecento, la produzione dell’Alpestre dovette spostarsi dalla Francia in Italia, in seguito a un importante cambiamento legislativo in Francia.
Il governo francese introdusse diverse leggi per limitare il potere e l’influenza della Chiesa; una di queste comportò l’espulsione di alcuni ordini religiosi.
I Fratelli Maristi, l’ordine che deteneva la ricetta segreta dell’Alpestre, furono tra quelli colpiti da queste misure.
Per sfuggire alle persecuzioni e per poter continuare la loro opera, i religiosi si trasferirono quindi in Italia, a Carmagnola, dove furono accolti e poterono stabilirsi.
I Fratelli Maristi continuarono la produzione del Distillato, portando con sé la ricetta originale; la produzione si consolidò in Italia, mantenendo intatta la tradizione e il metodo artigianale.
In sintesi, il trasferimento della produzione dell’Alpestre dalla Francia all’Italia non fu una scelta commerciale o strategica, ma una necessità dettata da ragioni politiche e religiose.
In seguito, a causa di numerose imitazioni e contraffazioni, oltre al divieto imposto durante il ventennio fascista di utilizzare nomi stranieri, i frati decisero di cambiare il nome in Alpestre.
Nonostante il cambio di sede, la produzione continua a seguire i principi artigianali stabiliti da Fratel Emanuele.
La produzione

Foto: Autore sconosciuto
La produzione dell’Alpestre è un processo artigianale e segreto, tramandato tal quale dal 1857, che si basa su principi di macerazione, distillazione ed invecchiamento, senza l’aggiunta di zuccheri o coloranti.
Vengono utilizzate 34 erbe medicinali e officinali accuratamente selezionate, tra le quali si trovano timo, assenzio, lavanda, angelica, finocchio, salvia, menta, melissa, issopo e camomilla.
Le erbe, dopo essere state pulite e sminuzzate, vengono macerate in una soluzione idroalcolica, al fine di estrarre e concentrare i principi attivi e gli oli essenziali contenuti nelle piante.
La durata di questo processo non è nota, essendo la ricetta segreta.
Quest’ultima rimane comunque strettamente legata all’esperienza del mastro distillatore, che monitora attentamente l’estrazione degli aromi per ottenere l’equilibrio desiderato.
Il macerato viene quindi distillato in alambicchi discontinui di rame, molto probabilmente a vapore, per preservare la qualità e l’integrità dei composti aromatici.
La Distillazione è una sola, sempre per mantenere intatti i numerosi composti aromatici; come per ogni distillazione di qualità, si procede al taglio delle teste e delle code.
A differenza di altri Distillati, come la Grappa, che prevede la distillazione del mosto fermentato, l‘Alpestre si ottiene dalla distillazione delle erbe macerate.
Il Distillato viene quindi invecchiato per almeno quattro anni in botti di rovere di Slavonia; questo affinamento conferisce all’Alpestre un gusto morbido e complesso, con piacevoli note di vaniglia e spezie.
Il colore giallo dorato di questo Spirit è il risultato naturale di questo invecchiamento e non deriva dall’aggiunta di coloranti.
Dopo l’invecchiamento, l’Alpestre viene sottopopsto a Riduzione del grado alcolico ed infine imbottigliato.
La degustazione
L’Alpestre va servito a temperatura ambiente, o leggermente fresco (16°-18°C), in modo che gli aromi possano sprigionarsi al meglio, in un bicchiere a tulipano o a calice da degustazione.
Questo Spirit, in ogni sua versione, è eccellente come digestivo a fine pasto, servito liscio ed a temperatura ambiente.
Può essere una correzione originale per il Caffè, costituendo una variante interessante e digestiva.
Se gustato caldo, diluito con Acqua e miele, diventa una tisana distensiva, ottima da bere prima di coricarsi.
