Edoardo Barman A.I.B.E.S.
Tequila
Tequila

Tequila

Il Tequila

Tequila J. Cuervo Tradicional
Tequila Tradicional J. Cuervo, per ottimi Margaritas, ma…
Foto: Edoardo Barman A.I.B.E.S.

Il Tequila in Italia è tristemente noto ai più per gli shot di Tequila bum bum o di Tequila sale e limone, metodi simpatici e festaioli, utilizzati essenzialmente per propinare distillati di scarsa qualità.

Questo distillato merita invece un posto di primo piano tra i principali Spirits, dato che sono reperibili sul mercato prodotti eccellenti e non necessariamente costosissimi.

Questi prodotti sono ottimi sia da degustare in purezza, soprattutto nelle versioni reposado, añejo ed extra añejo, oppure da gustare in deliziosi Cocktails, primo tra tutti il Margarita, nella versione classica, oppure Tommy’s (con il nettare di agave al posto del Triple sec) ed il dissetante Paloma.

Il Tequila è il distillato della piña dell’agave tequilana Weber o agave azul, cotta al forno, macinata e fermentata.

Questo Spirit ha un disciplinare di produzione che, inizialmente, era molto rigido, il quale sancisce che il Tequila  è un’Acquavite di sola agave blu, prodotta nello Stato di Jalisco e in specifiche aree degli Stati di Nayarit, Guanajuato, Michoacán e Tamaulipas.

Sempre il disciplinare sancisce nel dettaglio le fasi dell’intera produzione, dalla coltivazione delle agavi all’imbottigliamento; purtroppo negli ultimi anni ha “allentato notevolmente le proprie maglie” per compiacere i produttori più potenti.

Diventa quindi fondamentale informarsi sulla qualità dei prodotti, dato che, come vedremo in seguito, il prezzo elevato non garantisce la qualità del prodotto.

Il Tequila di qualità Premium viene prodotto con 100% di Agave Azul, mentre quelli economici sono in genere Tequila Mixto, un distillato di qualità nettamente inferiore.

Questo Tequila si ottiene miscelando il distillato di agave blu (almeno il 51%) con distillato neutro da alambicco continuo e sostanze zuccherine, tipo sciroppo di mais.

I produttori che lavorano bene, che fortunatamente sono ancora tanti, oltre a rispettare il disciplinare, usano altre attenzioni, per arrivare a produrre un distillato di grande qualità, le principali sono:

  • utilizzare agavi non OMG;
  • pulire molto bene le piñas, eliminando al massimo le parti verdi;
  • cuocere le piñas di agave in forni a vapore;
  • spremere a freddo le piñas di agave, con la Tahona;
  • utilizzare lieviti selezionati, anch’essi non OMG;
  • far fermentare il succo di agave senza le fibre;
  • tenere i mosti a temperatura controllata durante la fermentazione;
  • usare alambicchi discontinui in rame;
  • fare piccole distillazioni (150-200 litri di mosto alla volta);
  • non filtrare a freddo il distillato;
  • non aggiungere caramello o altri additivi (glicerina, acido citrico o aromi).

Cosa molto importante: per capire se un Tequila è autentico, esiste un metodo infallibile: è sufficiente cercare sull’etichetta della bottiglia il numero NOM e ricercare questo numero.

Esistono sul mercato migliaia di marchi di Tequila, ma soltanto 134 distillerie in tutta la zona di produzione, il che significa che molti marchi provengono dalla stessa hacienda.

Volcán de mi TierraNOM 1523 – appartiene a quel 16% di marchi che possono vantare di essere prodotti in una singola distilleria esclusiva e dedicata.

La storia

Tequilas blanco e reposado
Patron, Porfidio, Sauza; due blancos e un reposado
Foto: Hippopx

Una leggenda azteca racconta di una notte in cui, durante una tempesta, un fulmine colpì una pianta d’agave e la spaccò in due, mettendo in contatto il succo della pianta con la pioggia e con l’aria.

Il succo cominciò a fermentare, trasformandosi in una bevanda sconosciuta, dal moderato tasso alcolico: nacque così il Pulque.

Quando i conquistadores spagnoli arrivarono in Messico, cominciarono a bere il Pulque; ma questa bevanda non li soddisfaceva, in quanto poco alcolica e dal gusto terroso e vegetale, non molto gradevole.

Dopo numerosi tentativi di trasformazione dell’agave, scoprirono che, cuocendo la polpa della pianta, si otteneva un succo dal gusto dolce, al quale diedero il nome di Vino Mezcal.

Questo particolare Vino cominciò poi ad essere distillato, dando così vita al primo Mezcal.

Il Mezcal prodotto nel villaggio di Tequila, aveva come materia prima una varietà di agave denominata agave azul, dalla quale si otteneva un distillato di qualità superiore.

Questo cominciò ad essere commercializzato e gradualmente la bevanda prodotta in questa zona iniziò ad essere diffusa e conosciuta come Tequila.

Poi, la nota dolente: alla fine degli anni ’90 era in corso una grave crisi della produzione di agave, che quindi scarseggiava, mentre l’industria del Tequila era in piena espansione come mai prima, e non c’era abbastanza agave per tutti.

L’industria ha dovuto reagire per salvarsi e i principali attori, quali José Cuervo, Sauza, Herradura e Cazadores, hanno tutti acquistato la tecnologia dei difusori, come vedremo nel dettaglio più avanti.

La produzione

Un Jimador con la coa, raccogliendo materia prima per il Tequila
Un Jimador all’opera, con l’affilatissima coa
Foto: Los Muertos Crew – Pexels

Il taglio della pianta (jima) avviene dopo una attesa che va dai 6 agli 8 anni, quando la pianta è giunta ad esatta maturazione.

A questo punto, i tagliatori (jimadores) tagliano le foglie e le radici dell’agave con i loro coas (una scure dal manico lungo e leggero, con una lama lunga, rotonda ed affilatissima).

Quello che resta dopo la jima, è il corpo centrale chiamato piña, che può pesare da 12 a 45 Kg. ed è la materia prima usata per produrre il Tequila.

La piña viene tagliata in quattro con una scure ed i pezzi vengono trasferiti in forni di mattoni che cuociono a vapore e cotti fino a quando tutto l’amido contenuto non si trasforma in zucchero semplice.

A cottura completata si procede alla macinazione: le piñas vengono triturate; come accade per il Vino.

L’estrazione del succo dall’agave per produrre il Tequila è concettualmente simile alla spremitura dell’uva.

Quindi i succhi di prima e seconda spremitura sono di qualità superiore e vengono utilizzati per produrre Vini di grande qualità, mentre i succhi di terza spremitura vengono aggiunti e utilizzati per produrre Vini di qualità inferiore.

La quarta spremitura viene comunemente venduta ad altri viticoltori in modo che possano produrre i loro vini particolarmente economici.

Questo perché man mano che l’uva viene pressata, il succo perde le sue qualità e diventa amaro; lo stesso succede con l’agave.

Per oltre cento anni, l’unico sistema di spremitura dell’agave è stata la Tahona (una grande ruota di pietra del peso di tre tonnellate utilizzata per spremere circa il 70% degli zuccheri dell’agave), che rimane ad oggi il sistema in grado di assicurare la migliore qualità.

Oggi molti produttori di Tequila hanno iniziato a utilizzare frantoi o trituratori meccanici (grandi mulini a rulli in acciaio con “lame morbide” intrecciate”).

Mettendo l’agave più volte nelle macchine, sono in grado di estrarre più succo, fino all’85% degli zuccheri dall’agave.

Parte della piña di agave cotta, verso la triturazione, per produrreTequila
La piña dell’agave, cotta, verso la triturazione
Foto: Los Muertos Crew – Pexels

Per molti anni, i produttori hanno fatto passare l’agave nel trituratore solo 2 o 3 volte; ma durante i periodi di carenza di agave, alla fine degli anni ’70, i produttori hanno sviluppato metodi per essere più “efficienti” nell’estrazione dall’agave, per ottenere la maggior quantità possibile di zuccheri.

Iniziarono quindi a utilizzare una “quarta fase” nel processo di estrazione, poi ad un certo punto, alla fine degli anni ’80, fu aggiunta una quinta fase.

Come l’uva, quando l’agave attraversa più fasi di frantumazione, perde la sua qualità; ma a differenza dei produttori di Vino, la maggior parte dei produttori di Tequila non separa le diverse pressature, usandole tutte per produrre il loro marchio di fascia alta, così come i loro Tequila 100% di agave.

Inoltre, alcuni produttori hanno iniziato ad utilizzare un processo chiamato difusore per estrarre gli ultimi zuccheri dalle fibre di agave già molto secche.

Esistono 2 stili di difusori utilizzati nella produzione di Tequila e Mezcal:

  • il primo è quello che viene utilizzato dopo che l’agave è stata cotta in forni o autoclavi, quindi triturata; gli ultimi pezzetti di fibra frantumata vengono fatti passare attraverso il difusore per estrarre gli zuccheri rimanenti.
  • Il secondo utilizzo del difusore avviene senza cuocere l’agave: le piñas crude, alle quali non è stato tagliato il cogollo (la parte dell’agave che crea un sapore amaro) viene caricata in un trituratore ed i pezzi di agave vengono quindi posti su un nastro trasportatore in modo che getti di acqua calda ed acidi estraggano il 99% degli amidi dell’agave.

Nota importante: gli acidi (prevalentemente acido solforico) vengono utilizzati solo se un impianto di diffusore non utilizza autoclavi per l’idrolisi.

A questo punto il succo estratto è pronto per la fermentazione; esperti che hanno avuto la possibilità di assaggiare gli zuccheri estratti dell’agave mediante l’uso del difusore, hanno trovato il sapore di un nettare di agave molto amaro e sgradevole, quasi senza dolcezza (elemento caratteristico dei succhi estratti con le tecniche tradizionali).

Il succo dolce, estratto dall’agave e noto come aguamiel (acqua di miele), viene quindi depositato in grandi vasche metalliche, dove al composto vengono aggiunti Acqua e lieviti; inizia così la fermentazione, che dura dai 2 ai 3 giorni.

Detto sul Tequila

Se l’obiettivo era quello di creare uno spirito dal sapore “pulito” come l’AgaVodka e il Whiskey messicano, quindi che non sappia di Tequila, perché usare una materia prima così costosa e che ha cuore e anima? Avrebbe più senso utilizzare mais o grano, materie prime molto più economiche.

Pur essendo “efficiente” e utilizzando il 99% degli zuccheri dell’agave, il difusore produce quello che considererei un gusto chimico/medicinale: a volte leggero, a volte prepotente, un profilo aromatico che sembra sempre oscurare la bellezza dell’agave.

Quindi, in un Tequila o Mezcal prodotto con difusore, l’unico modo in cui possono esserci “note di agave cotta” è aggiungere quel sapore durante il processo di finitura.

E’ possibile aggiungere “note di agave cotta?” La risposta è si: Il Consejo Regulador del Tequila ammette un contenuto di additivi chimici fino a circa l’1% del prodotto (pre-distillazioni) (!), senza l’obbligo di spercificarlo in etichetta (!).

A fermentazione completata, si procede alla distillazione con alambicchi discontinui; nel caso di alcuni Tequila, si procede ad un’ulteriore distillazione, usando questa volta un alambicco continuo, al fine di ottenere un prodotto più pulto e leggero; il distillato ottenuto può essere quindi affinato o invecchiato.

Per fortuna, abbiamo ancora produttori di distillati di agave che valorizzano le tradizioni dei loro padri, e dei padri dei loro padri; per sapere chi sono, Vi consiglio di leggere l’articolo nella sezione dedicata alle news, con il titolo: “Solo per Tequila lovers“.

Sapevate inoltre che la produzione di gran parte del nettare di agave commercializzato inizia allo stesso modo e che, quindi viene da pensare che, dopo aver assaggiato quanto sia amaro il prodotto del difusore, che ci voglia molto duro lavoro (e forse qualcosa in più) per renderlo dolce.

Inoltre, ci sono produttori che affermano di essere “certificati biologici“: ebbene, secondo il CCOF (California Certified Organic Farmer), “l’acido solforico, se utilizzato come coadiuvante tecnologico o ingrediente, non può essere certificato biologico“.

Tutti gli appassionati di questo distillato auspicano che i principali produttori rimuovano tutti i diffusori dalle linee di produzione di Tequila, dato che il Consejo Regulador del Tequila non glie lo imporrà mai, essendo diretto dai maggiori produttori.

Tequila Los Abuelos (NOM 1493) storicamente ha distillato un solo marchio, Tequila Fortaleza, da sempre ed a tutt’oggi, prodotta esclusivamente con metodi tradizionali.

L’unico modo per convincere le majors a tornare ad utilizzare tahonas e hornos per produrre i loro prodotti, in modo da poter trasmettere ancora il cuore e l’anima dell’agave – di Mayahuel – e tornare di nuovo a fare del buon Tequila, è comprare solo distillati prodotti esclusivamente con metodi tradizionali.

Produttori e NOM di coloro che utilizzano diffusori e marchi prodotti con diffusore:

  • Tequila Sauza (NOM 1102); Tres Generaciones, 901, Hornitos, Conmemorativo, Blue/Azul, 100 Años, Hacienda, Sauza.
  • Casa Cuervo (NOM 1122); utilizza anche forni in mattoni e trituratori tradizionali per alcuni dei prodotti che realizza; Jose Cuervo, Gran Centenario, 1800, Tradizionale, Doppio Diamante, Reserva de Familia, ecc…
  • Destileria Leyros (NOM 1489); Casa Dragones, Don Fermin, Repubblica, Leyros, Los Azules, Mariangel, Opalo Azul
  • Compañia Destiladora de Xamay (NOM 1534); Capas, Diosa, El Don de la Familia, II 55, Inolvidable Infante, Mi Rancho, Tres Siete
  • Productos Finos (NOM 1416) Sebbene dispongano di forni es autoclavi e dichiarino di utilizzare il loro difusore solo per il mixto, in questa distilleria è possibile che il prodotto diffuso venga utilizzato in uno qualsiasi dei loro prodotti puri, inclusi i seguenti e qualsiasi degli altri oltre 30 marchi registrati in questa distilleria; Avaion, Casamigos, Clase Azul, JLP, Campo Azul, Rancho Alegre.
  • Tequilaria Don Roberto (NOM 1437); Don Roberto, 88 Eighty Eight, Huizache, Tanteo, Señor Frog’s, più altri 7 marchi.
  • Casa Armando Guillermo Prieto (NOM O50X); Zignum
  • Tequila Messico Brown Forman (NOM 1119); diffusore post cottura e triturazione; El Jimador, Don Eduardo, Antiguo, Hacienda de Cristeros. Herradura ha utilizzato mosto fermentato con gli zuccheri del difusore post-cottura solo dal 2001 al 2010.
  • Bacardi y Compañia (NOM 1487); Cazadores, Corzo, 4 Vientos, Camino Real.
  • Tequilera 8 Mesas (NOM 1587); Questa è una nuova distilleria costruita a Tamaulipas e attualmente produce solo Tequila 8 Mesas.
Piccolo alambicco discontinuo, per un ottimo Tequila
Un alambicco discontinuo, per un ottimo Tequila
Foto: Los Muertos Crew – Pexels
  • Silver o Blanco o Plata: chiaro e senza invecchiamento, oppure con un piccolo affinamento in contenitori d’acciaio inossidabile per 60 giorni: è il più usato in miscelazione;
  • Gold o Joven: non è invecchiato, ma colorato ed aromatizzato con caramello;
  • Reposado: affinato in tini o fusti di legno da due a dodici mesi (ma possono essere anche di più); è il Tequila più venduto in Messico;
  • Añejo: invecchiato in botti di legno per un minimo di 12 mesi, ma i migliori Añejo sono invecchiati fino a 4-5 anni;
  • Extra-Añejo, invecchiato in botti di legno fino a 8 anni, si arrotonda molto, riempiendosi di aromi terziari, in genere perdendo un po’ di tipicità.

Esiste in verità, un altra categoria di questo Spirit, aggiunta di recente, grazie alla fantasia dei produttori, sempre alla ricerca di nuovi prodotti: si tratta del Tequila cristalino.

Non ho ritenuto opportuno inserire questo prodotto nell’elenco, in quanto si tratta semplicemente di Tequila invecchiato (generalmente reposado o añejo), filtrato con carbone vegetale, per renderlo chiaro e trasparente come l’Acqua.

Per il Tequila rosado, novità dell’ultima ora, trovate un articolo nella pagina delle “News

Peccato che, durante la filtrazione, il prodotto perda tutte le caratteristiche acquisite durante la permanenza in botte…. miracoli del marketing moderno.

Dopo l’affinamento o la maturazione, il Tequila viene sottoposto alla riduzione del grado alcolico fino a 38°/40° ed è quindi pronto per l’imbottigliamento.

Purtroppo, oltre alle fasi “virtuose” della produzione esistono aspetti molto meno edificanti, permessi da una regolamentazione dalle maglie troppo larghe, gestita da parte dei produttori quantitativamente più importanti (tutto il mondo è paese).

Esiste quindi tutta una serie di additivi che servono a migliorare profumi, consistenza e gusto del Tequila e che vengono utilizzati prevalentemente per migliorare i prodotti da diffusore.

Una nota importante: le solite normative atte ad agevolare chi produce i peggiori prodotti, sancisce che il contenuto massimo di additivi è si dell’1% non rispetto al volume di Tequila, ma rispetto al peso del prodotto prima delle due distillazioni.

Questi sono gli additivi più conosciuti (e che ci è dato di conoscere):

ADDITIVOCARATTERISTICHE
Colore caramelloCrea un colore uniforme e più carico. Poiché i reposados, gli añejos e gli extra añejos vengono invecchiati per periodi più brevi rispetto al Whisky o ad altri distillati, il loro colore naturale è spesso piuttosto chiaro. L’aggiunta di caramello fa sembrare che lo spirito abbia riposato nelle botti molto più a lungo. Funge quindi come mezzo per attirare i bevitori di Whisky e Brandy.
GlicerinaSostanza viscosa utilizzata per coprire i difetti. La consistenza è un po’ oleosa, per “appianare” le sensazioni, intorpidendo sapori e aromi nella degustazione.
Sciroppi di zuccheroAggiungono ulteriore dolcezza al Tequila. Questi includono dolcificanti artificiali, come stevia, aspartame e splenda (sucralosio), che vanno in aggiunta a quelli naturali, come il nettare di agave. E’ possibile aggiungere qualunque aroma agli sciroppi, senza doverlo comunicare al CRT, perché in teoria questo è il segreto commerciale di ogni produttore. E’ ammesso quasi tutto: legno, vaniglia, sapore tutti-frutti, ecc.
Estratto di querciaAggiunge note legnose. Invecchiando un reposado per tre o quattro mesi, se si vuole che abbia il sapore di un invecchiato per sei o sette mesi, l’estratto gli conferirà più sentori di botte.

La degustazione

Tequila Gran Patròn
Un Tequila per cultori: il Gran Patròn Burdeos
Foto: Autore sconosciuto

Il Tequila si può consumare liscio in un bicchiere da degustazione, o nei tipici bicchierini detti caballitos, oppure miscelato con altri ingredienti per la preparazione di Cocktails, tra i quali:

Tequila Reserva de la Familia, Josè Cuervo
Tequila añejo Reserva de la familia J. Cuervo
Foto: Edoardo Barman A.I.B.E.S

Può essere anche utilizzato per una serie di Twist on classic come Negroni e Bloody Mary, con Tequila in sostituzione di Gin e Vodka, per donare ai drink note più aromatiche e profonde.

Si combina molto bene bene con la frutta (in particolare con gli agrumi), i liquori, le bibite e con i succhi di frutta.

In Messico è comune bere Tequila, soprattutto nella versione Blanco o Reposado, alternandolo a sorsi con la Sangrita, esperienza che raccomando vivamente.

Al contrario, il Tequila añejo va sorseggiato liscio e con calma, lasciandosi trasportare dalle sensazioni uniche che è in grado di regalare.

Dimenticate quindi sale e limone, caschi in testa, o qualunque altra amenità del genere, e gustatevi uno dei più inebrianti dopocena esistenti.

Riguardo gli abbinamenti gastronomici, questo Spirit, liscio o in forma di Cocktail, in primis di Margarita, si sposa benissimo con i piatti della tradizione messicana.

Tacos di carne e pesce, o di nopalitos, con il mole poblano e tanti altri piatti esplosivi di gusto e solo talvolta di piccantezza vengono esaltati dall’abbinamento con il Tequila.

Come criterio generale, si può pensare di abbinare un blanco (senza invecchiamento) a piatti di pesce, il reposado a carne di maiale e l‘añejo col carni rosse saporite e speziate.

Alcuni prodotti testati:

Tequila Reposado 100% agave azul

FOTONOMEPAESE DI
PRODUZIONE
NOTECERT. ADDITIVE FREE
AL 20-11-2023
AHA TORO
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MESSICOTequila proveniinte da “Los Altos de Jalisco”. Per ottenere le piante di agave blu completamente mature, per dare vita a questo Tequila è necessario attendere 10 anni. Seguono il processo di produzione di cottura delle piñas (in autoclave) estrazione con rulli di acciaio (roller mill), fermentazione in acciaio, distillazione in alambicchi discontinui in rame e un periodo di riposo di diversi mesi in legno. Il tutto – dichiara il produttore, ma non è certificato – senza prodotti chimici o additivi. Al naso risulta delicato, con sentori di agave. In bocca è pieno e complesso, con note floreali. Grado alcolico 40°.NO
BESAME MUCHO
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MESSICOTequila prodotto con agave blu Weber 100% coltivata nella tenuta e maturata per 7-8 anni nelle pianure di Los Altos, Jalisco. Cottura delle piñas in autoclave, macinatura con metodo Tahona, doppia distillazione in alambicchi discontinui di rame ed invecchiamento in botti di rovere bianco francese da 2 a 11 mesi. Al naso presenta aromi di agave e spezie con note di legno chiaro e Bourbon. Il sapore inizialmente è dominato dall’agave, ma con sentori di ciliegia. Finale dolce e legnoso con leggera vaniglia e caramello. Buon prodotto, da gustare sia liscio che miscelato. Grado alcolico 40°.NO
CALLE 23
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MESSICOTequila da agave cotto in autoclave e macinato con sistema Tahona, fermentato all’aria aperta, distillato due volte in alambicco discontinuo e lasciato riposare in botti di rovere ex-Bourbon per 8 mesi. Il risultato è ben bilanciato, esprime il sottile equilibrio tra l’agave e le spezie date dai legno, senza perdere la sua freschezza. Al naso deliziosi sentori di legno ed agave cotta. Al gusto è fine e rotonda, con note di peperoni arrostiti e fichi freschi, poi sentori delicati di legno, agave e spezie. Grado alcolico 40°.NO
CASAMIGOS
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MESSICOProdotto con agavi della zona di Los Altos, cotte in forni tradizionali e spremute con la Tahona. La fermentazione avviene in tini di acciaio e la distillazione è in alambicco discontinuo in acciaio, con collo di rame. Matura in botti di rovere bianco americano. Al naso, agave brillante, fumo, gusci di arachidi e note di vaniglia. Al palato, caramello, burro marrone, legno di quercia, tabacco e ancora agave. Finale di media lunghezza, con uno sbuffo di fumo sul retro palato. Grado alcolico 40°.NO
CLASE AZUL
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MESSICOTequila Ultra Premium, 100% agave blu biologica. Le piñas vengono cotte nei tradizionali forni a pietra per almeno 72 ore e spremute con la Tahona. Fermentazione con lievito brevettato dalla proprietà. Doppia distillazione in alambicco discontinuo di rame e maturazione per 8 mesi in piccole botti di rovere di secondo utilizzo, per un profilo aromatico intenso e complesso. Microfiltrato tre volte, per la massima purezza. Al naso, sottili note di gelsomino, cannella e miele. Al palato, sensazioni di terra bagnata e vaniglia a creare un sapore rustico, ma raffinato, anche se particolarmente dolce. Note di tabacco, camomilla, anice e fiori di garofano. Il sapore è dolce e cremoso, con un gusto morbido e fine, totalmente privo di note aspre. Medaglia d’oro al B.T.I. ed al World Spirits Competition. Particolare anche la bottiglia: uno splendido decanter in ceramica bianca dipinta a mano e numerata. Prezzo assurdo. Grado alcolico 40°.NO
DON EDUARDO
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MESSICOTequila da agavi di Los Valles (Jalisco), processate con diffusore, tripla distillazione in alambicco discontinuo, viene fatta riposare per sei mesi in botti di quercia bianca americana per produrre un’espressione naturalmente addolcita. Morbidezza non comune. Al naso è erbaceo e pepato, con note di cacao e caramello. Al palato note di cioccolato fondente, miele e verdure crude. Sofisticato ed al limite del selvaggio. Grado alcolico 40°.NO
DON JULIO
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MESSICODa agavi di Los Altos, cotte in forni tradizionali e macinate con la Tahona, distillate in alambicco discontinuo. Invecchiamento in botti di quercia bianca americana per 8 mesi, che gli conferisce setosità ed eleganza. Colore giallo ambrato luminoso, al naso esprime sentori di mela gialla, pera, arancio e cedro con un sottofondo di note tostate di tabacco, nocciola e mandorla. Al palato è morbido e vanigliato, delicato nell’alcolicità ben integrata e forte nel corpo, molto equilibrato. Finale molto lungo e persistente di spezie dolci. Grado alcolico 38°.NO
EL JIMADOR
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MESSICOProdotto con il 100% di agave blu della regione di Los Valles, trattate con diffusore, doppia distillazione iin alambicco a colonna, invecchiamento per due mesi in botti di rovere americano. Il colore è dorato chiaro, ha un sapore molto morbido e delicato con aromi di essenze dolci come vaniglia e caramello. Prodotto nella distilleria di Casa Herradura. Grado alcolico 38°.NO
EL TEQUILEÑO
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MESSICOTequila con distilleria di proiprietà, che non produce per terzi. Le agavi provengono dalla zona di Los Altos e vengono cotte in autoclave e macinate con la Tahona. Segue la fermentazione in vasche di cemento e doppia distillazione in alambicchi discontinui di rame. Maturazione in botti di roverte bianco americano, con riccioli di legno. Al naso regala aromi di pera caramellata, banana, noce moscata e vaniglia; al palato toffee e noci di macadamia. Grado alcolico 40°.SI
EL TESORO
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MESSICOOttimo prodotto, realizzato con agavi della zona di Los Altos, Cotte in forni tradizionali e macinate con la Tahona. Fermentaziione all’aria aperta in tini di legno e doppia distillazione in alambicco discontinuo di rame. Matura in botti erx-Whisky e non contiene alcun additivo. Al naso, aromi vegetali, con note di agave cotta dolce, leggeri agrumi e vaniglia. Al palato, il gusto è morbido, leggermente dolce e pepato al palato, con leggeri sapori di agave cotta e vaniglia. Finale pulito, con spezie, agave dolce cotta e pepe nero. Grado alcolico 40°.SI
ESPOLON
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MESSICOProdotto dalla distilleria San Nicolás, fondata nel 1998, con agavi di Los Altos, cottura in autoclave e macinatura con Tahona. Fermentaziione in acciaio e doppia diistillazione in alambicco a colonna. Il distillato riposa in botti di rovere americano per 6 mesi, Alla vista presenta un giallo dorato, intenso e luminoso. Al naso è speziato con note di caramello fuso. Al palato è rotondo e corposo: agave tostato, frutti tropicali, vaniglia e spezie. Finale lungo. Grado alcolico 40°.NO
FORTALEZA
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MESSICOEccellente prodotto, che nasce dalle agavi di Los Valles, che vengono cotte e frante con il sistema tradizionale (Tahona). Fermentazione all’aria aperta, in tini di legno, in assenza di fibre. Doppia distillazione in alambicchii discontinui di rame. Maturazione iin botti di rovere bianco americano, nuove ed ex-Bourbon. Al naso: rovere delicato, che lascia spazio ad agrumi, cannella e agave. Al palato, agrumi, miele, pepe e spezie riempiono calorosamente. Un pizzico di caramella dura e burrosa alla vaniglia. Certificata senza additivi. Grado alcolico 40°.SI
G4
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MESSICOProdotto con le agavi di Los Altos, cotte in forni tradizionali e frante con la Tahona. Il succo fermenta all’aria aperta, in tini di acciaio, in assenza di fibre. Doppia distillazione in alambicchi discontinui di rame e maturazione in botti di rovere francese nuove ed ex-Whisky. Nessun additivo; tutto come si deve. Al naso, chiare note di agave cotta. Una nota fruttata, di pesca, molto interessante. Sentori minerali e una tenue e piacevole nota floreale. Pepe nero e caramello, man mano che si apre. Al palato è vegetale, di agave cotta, erbaceo, con forte presenza minerale. Un leggero tocco di miele e vaniglia. Grado alcolico 40°.SI
HERRADURA
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MESSICOProdotto con 100% agave Blue Weber della zona di Los Valles, cotta e macinata con sistema tradizionale (Tahona). La fermentazione avviene in presenza di lieviti in tini di acciaio inox. Distillazione in alambicco discontinuo ed invecchiamento di 11 mesi in fusti di rovere americano. Bel colore dorato, al naso rivela aromi di anice, frutta e spezie. In bocca è dolce, con note di vaniglia, burro e pepe. Finale di note zuccherose e soavi. Grado alcolico 40°.NO
JOSE’ CUERVO TRADICIONAL
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MESSICOProdotto con agavi blu della zona di Los Altos, coltivate nella tenuta di proprietà dell’azienda, trattate con diffusore(!) e fermentate in acciaio. Distillazione in alambicco a colonna. Il distillato viene lasciato riposare in botti di rovere. Ogni bottiglia viene numerata. Il colore è delicatamente dorato. Al naso pepe e cannella, con sottili note di agave e un leggero aroma di rovere. Al palato sentori amari di legno, con toni di agave e vaniglia. Finale acre. Grado alcolico 38°NO
MAESTRO DOBEL
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MESSICOProdotto che vuole essere sofisticato, nato dalle agavi di Los Valles, cotte in autoclave e frante con rulli di acciaio (roller mill); fermentazione in tini di acciaio e doppia distillazione in alambicco discontinuo di acciaio. Il risultato viene invecchiato 6 mesi in botti di rovere nuove e tostate. Al naso, netti sentori di fragole e lamponi, mentre al palato, al gusto dolce e suadente dell’agave si uniscono sentori di pepe, zenzero e burro. Dobel è lo pseudonimo del produttore di Tequila di undicesima generazione Juan Domingo Beckmann Legorreta. Il marchio è stato acquisito dalla José Cuervo. Grado Alcolico 40°.NO
OCHO
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MESSICOQuesto Tequila dimostra che anche per l’agave è fondamentale il terroir, che determina il carattere distintivo del distillato. E’ il primo Tequila che riporta indicato in etichetta, la zona di raccolta dell’agave (Los Altos) e l’anno in cui è stato distillato. Prodotto con il 100% di agavi blu di 8 anni, cotte in forni tradizionali e macinate con rulli metallici (roller mill). Il succo fermenta in vasche di acciaio, all’aria aperta e viene distillato in alambicchi discontinui di rame. Viene invecchiato per 8 settimane e 8 giorni in botti di rovere ex-American Whiskey, affinché il legno non prevarichi il gusto dell’agave. Non viene filtrato a freddo, per mantenere esteri e sapori nella loro purezza. Limpido e trasparente con riflessi paglierini, al naso come al palato rivela una nota alcolica in evidenza, seguita da aromi di pepe bianco e fieno, giustamente morbido ma secco, che lascia il palato terso e con una lieve persistenza di nocciola e mandorla. Grado alcolico 40°.SI
OLMECA ALTOS
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MESSICOProdotto con agavi della zona di Los Altos, le piñas vengono cotte in forni tradizionali e frante sia con metodo Tahona che con roller mill. Il succo fermenta in acciaio, in presenza delle fibre; segue la doppia distillazione in alambicchi discontinui in rame. Il distillato matura in botti di rovere bianco americano nuove e di secondo utilizzo, oltre a botti ex-Bourbon. Filtrata a freddo. Al naso: Agave cotta, quercia, vaniglia, con sentori di pepe e cannella. Al palato: buona presenza di agave, caramello, cannella, non tanto rovere quanto ci si aspetta dall’aroma. Note di pepe nero, noce moscata e anice. Finale di media lunghezza, con sapore di agave, caramello, cannella e arancia e sentori di pepe. Grado alcolico 38°.NO
PATRON
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MESSICOProdotto con agavi dii Los Altos, cotte in forni tradizionali e macinate sia con Tahona che con roller mill; fermentazione in legno (sia con fibre che senza) e doppia distillazione in alambicchi discontinui di rame, poi filtrata a carbone. Invecchiamento in boti di rovere nuove e di secondo utiulizzo. Il colore è più leggero di altri, dorato pallido, la consistenza è acquosa. Al naso risulta dolce,. di vaniglia ed agave. particolarmente terrosa. Con l’evaporazione dell’Alcol, gli aromi diventano più audaci: agave cotta in evidenza. pepe bianco e pepe nero, note di agrumi e mela acerba. Al palato. la prima sensazione è pepata ed alcolica come il naso lasciava presagire. L’intensità dell’agave è piena e porta il sapore al naso. La dolcezza arriva una volta deglutito. insieme alla vaniglia e ad un’agave più intensa. Finale piuttosto pulito, forse un po’ troppo pepato. Grado alcolico 40°.NO
PORFIDIO
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MESSICOIl gusto di questo Tequila si rivolge ad un mercato non etnicamente orientato. Ciò si ottiene facendo invecchiare il Tequila per sette mesi invece dei consueti due: quindi è etichettato come “Reposado Extra”. Composto al 100% da agave blu di prima crescita, spremuto con roller mill (non ci sono notizie sul tipo di cottura delle piñas), che sviluppa meno della metà di metanolo della media del settore. Doppiamente distillato con un alambicco Holstein tedesco all’avanguardia. viene invecchiato in botti di rovere di primo utilizzo, tostate a mano. Il risultato è secondo molti, uno dei migliori reposado sul mercato. Al naso, l’aroma morbido del legno si fonde con il delizioso profumo dell’agave cotta. Al gusto, agave morbido e caldo. con sentori di vaniglia e cannella ed un finale leggermente speziato. Grado alcolico 40°.NO
ROCA PATRON
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MESSICOProdotto utiliozzando le agavi di Los Altos, con gli stessi metodi ancestrali, fermentato e doppiamente distiillato in alambicchi diiscontinui di rame. Invecchia in botti di rovere nuove e di secondo utilizzo per 5 mesi. All’aspetto è cristallino lucido con riflessi ambra. Al naso, profumi equilibrati di rovere americano, funghi, burro, spezie zenzero, legno, agrumi e dolce di latte. In bocca rivela una composizione perfetta di sapori morbidi e ingredienti dolci, con un pizzico di agrumi. Ottima persistenza. Grado alcolico 42°.NO
VOLCAN DE MI TIERRA
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MESSICOOttimo prodotto, da una delle poche aziende che hanno una distilleria di proprietà. Derivante da agavi della zona di Los Altos, ma anche di valle, cotte in forni tradizionali ed in autoclave, spremute sia con Tahona che con roller mill. Fermentazione in tini di acciaio, con lieviiti dello Champagne e doppia distillazione in alambicchi discontinui dii rame. Maturazione in botti di rovere francese nuove, ex-Whisky ed ex-Cognac. Nessun additivo. Prodotto particolare, si distingue per la mineralità dovuta al terreno vulcanico e per l’essere particolarmente fruttato, sia al naso che al palato: note di ananas, pesche, vaniglia, noci e miele, con sentori floreali. Grado alcolico 40°.SI
1800
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MESSICOTequila realizzato con agave blu Weber di 6-8 anni, cotte in autoclave e spremute con rulli di acciaio (roller mill). Fermentazione in acciaio e doppia distillazione in alambicco discontinuo in rame ed acciaio. Viene stagionato in botti di rovere americano e francese. Da gustare mescolato in un Cocktail o liscio. Prodotto da 1800 Tequila. un marchio di proprietà Jose Cuervo, il più antico distillatore del Messico. Al naso presenta sentori di vaniglia, limone, quercia. Al palato è più elementare. con sentori di agave. rovere. caramello burroso, Alcol. Persistenza modesta. Grado alcolico: 40°.NO

***** = Forno tradizionale + Tahona + Alambicco discontinuo in rame (massima qualità del processo produttivo)

**** = Forno tradizionale + Tahona + Alambicco a colonna /ibrido (buona qualità del processo produttivo)

*** = autoclave + trituratore + Alambicco discontinuo/ibrido (media qualità del processo produttivo)

** = Autoclave + pressa + Alambicco a colonna (medio-bassa qualità del processo produttivo)

* = diffusore (pessima qualità del processo produttivo).

N.B. Per notizie più dettagliate sulla qualità del processo produttivo del Tequila, Vi consiglio di consultare l’articolo Solo per Tequila lovers, nella sezione “News”.

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