Edoardo Barman A.I.B.E.S.
Retsina
Retsina

Retsina

Il Retsina

Retsina
Più di 2.000 anni di storia in un Vino: il Retsina
Immagini Pinterest

Il Retsina è un Vino aromatizzato prodotto in Grecia con sole uve bianche delle seguenti varietà:

  • Savatiano (utilizzata nella grande maggioranza dei casi);
  • Rhoditis;
  • Assyrtiko;
  • Athiri (uva tipica dell’Isola di Rodi).

Esiste anche un Retsina rosè, poco diffuso e con minore aggiunta di resina.

Si tratta di un Vino a denominazione di origine protetta, anche se la zona di produzione non è delimitata a particolari regioni, ma a tutto il territorio greco.

Sono attualmente in corso produzioni ancora a titolo sperimentale di Vini Retsina con uve diverse, generalmente internazionali, nell’intento di cercare più appeal nei confronti dell’estero.

Questo singolare prodotto deve il suo caratteriscìtico sapore all’aggiunta di resina di pino.

La storia

Gli antichi Greci capirono ben presto che il principale nemico del Vino era l’aria, che tenendo aperte le anfore il Vino non poteva essere conservato adeguatamente ed andava incontro all’ossidazione.

Escogitarono quindi un metodo per sigillare le anfore, utilizzando la resina del pino di Aleppo.

I loro successori, una volta sostituite le anfore con le botti di legno, continuarono a fare lo stesso, aggiungendo resina di pino dentro la botte, in modo che formasse uno strato superficiale di protezione, in grado di  evitare il contatto con l’aria. 

Pare che anche Ippocrate utilizzasse qualcosa di simile a scopi curativi; da allora, il Retsina si trasformò nel corso dei secoli, passando da intruglio purificante e curativo a bevanda ufficiale della Grecia.

Il Retsina che troviamo in commercio oggi può essere sia bianco che rosato, viene prodotto con uve Savatiano, una qualità bianca autoctona dell’Attica, che resiste bene al clima arido della regione.

La produzione

Retsina tradizionale
Un Retsina dall’aspetto tradizionale
Immagini Pinterest

Il Retsina odierno si ottiene aggiungendo al mosto d’uva piccoli pezzi di resina di pino d’Aleppo, in ragione di 1 kg. di resina per ettolitro di Vino.

Detta resina deve essere aggiunta al mosto prima della fermentazione; è tuttavia possibile aggiungere la resina anche dopo la fermentazione del mosto, a patto che la misura del contenuto di etanolo non superi un terzo della misura totale del mosto fermentato

In questo modo, la resina viene assimilata dal Vino e garantisce al prodotto finale profumi e sapori caratteristici ed unici.

Dopo un certo lasso di tempo i pezzi di resina vengono mescolati, sino al formarsi di una sottile pellicola di olio resinoso nella superficie del mosto.

I residui solidi, assieme alla pellicola superficiale, vengono poi rimossi durante la chiarificazione.

Va detto che questo è un processo del tutto moderno: in passato infatti la resina di pino aveva la sola funzione di proteggere il Vino dall’aria e non veniva assolutamente aggiunta al mosto durante la vinificazione.

Inoltre il profumo del Retsina attuale in bottiglia rimane più delicato rispetto a quello del contadino, che è più forte e selvatico, con note di bosco, e che probabilmente si avvicina molto di più a quello dei primi Retsina tradizionali.

A parte rare eccezioni, il Retsina non è un Vino adatto all’invecchiamento: si consiglia di berlo entro 2 anni dalla vendemmia.

Abbinamenti gastronomici

Per quanto riguarda il pairing, il Retsina si sposa alla perfezione con i piatti della cucina greca, quali l’insalata di feta, i dolmades, la moussaka, il gyros, ma anche agli spiedini di pesce o di carne alla griglia.

E’ anche possibile realizzare ottimi Cocktails a base di Retsina; fra i più consumati in Grecia è il Retsina mojito.

Versa in uno shaker

  • 2 cl. di succo di limone;
  • 1 cl. di miele di acacia.

Mescola con un cucchiaino per sciogliere bene il miele nel succo ed evitare che si attacchi al Ghiaccio;

Aggiungi il Ghiaccio fino a riempire lo shaker;

Aggiungi 10 cl. di Retsina;

Chiudi lo shaker ed agita bene.

Versa il tutto, Ghiaccio compreso, in un bicchiere a calice da Vino;

Aggiungi Ginger beer fino a riempimento (fill).

Mescola delicatamente con un cucchiaino, evitando di sgassare il drink;

Decora con 1 rametto di menta ed 1 fetta di lime o limone.

Ya-mas!

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