Edoardo Barman A.I.B.E.S.
Sotol
Sotol

Sotol

Il Sotol

Sotol Hacienda de Chihuahua
Sotol Hacienda de Chihuahua
Foto: Autore sconosciuto

Il  Sotol è il distillato della pianta Dasylirion Wheeleri, o spugna del deserto, denominata Desert Spoon in inglese e Sotol in spagnolo.

Questa pianta cresce nelle aree selvatiche del Messico settentrionale, del New Mexico del Texas occidentale e del Texas Hill Country.

Ha il suo habitat naturale nel Deserto di Chihuahua, da 1.000 a 2.200 metri di altitudine.

Diversamente dall’agave, che fiorisce una sola volta nella sua vita, la  Spugna del deserto rifiorisce a distanza di alcuni anni.

La spugna del deserto impiega oltre 10 anni per giungere a maturazione e da una pianta si ottiene solamente una bottiglia di Sotol.

Il Sotol viene prodotto in maniera molto simile al più conosciuto Mezcal artigianale del Messico centrale.

Noto come la bevanda nazionale degli stati di  Chihuahua, Durango e Coahuila.

Pur non essendo conosciuto al pari di Tequila e Mezcal, questo prodotto sta conoscendo una fase di sviluppo, anche al di fuori del Messico.

La storia

Dasylirion Wheeleri, o spugna del deserto
Pianta di Spugna del deserto (Dasylirion Wheeleri)
Foto: Medina Loh – Pexels

Il Sotol è uno Spirit molto antico, conosciuto già dalle tribù precolombiane, che bevevano il succo fermentato della pianta durante le funzioni religiose.

La pianta da cui era ricavato, la Spugna del deserto, era considerata una pianta magica in quanto riesce a contenere al suo interno una notevole quantità di Acqua.

Grazie all’altissima percentuale di Acqua contenuta nel fusto, gli indigeni riuscivano a sopravvivere anche a lunghi periodi di siccità, pur disponendo di risorse di Acqua molto limitate.

Il Distillato vero e proprio, invece, nasce in seguito all’arrivo in Messico dei conquistadores spagnoli, che vi portarono la tecnica della distillazione, iniziando a produrre l’Acquavite che conosciamo oggi.

Parliamo quindi di un distillato decisamente rustico, che nel corso dei secoli è stato raffinato e migliorato.

Il Sotol subì una drastica riduzione dei consumi, a punto tale da rischiare la propria esistenza, durante il proibizionismo in vigore negli Stati Uniti, dal 1920 al 1933.

Inoltre, nella seconda metà del XX secolo il governo messicano, avendo identificato il Sotol come uno Spirit economico, abusato alla classe contadina.

Attuò quindi una forte repressione sulla produzione ed arrivò a distruggere molte distillerie ed a incarcerare molti dei loro proprietari.

Nonostante tutto, questo interessante Distillato è sopravvissuto alle avversità della storia ed è tuttora prodotto e commercializzato.

Possiamo dire che ne è uscito addirittura rafforzato, grazie all’istituzione del Consiglio Regolatore del Sotol.

Questa è un’organizzazione creata per preservare il patrimonio culturale del Distillato all’interno degli stati di Chihuahua, Durango e Coahuila.

Una curiosità: esiste un Sotol – oltre ad altri Distillati messicani – prodotto sotto la direzione di un italiano; volete saperne di più?

La produzione

Sotol blended Los Magos
Los Magos, blend di Sotol, tripla distillazione
Foto: Autore sconosciuto

Quando la pianta è giunta a maturazione, viene raccolta come si fa con le piante di agave per produrre Tequila o Mezcal: si tagliano le foglie esterne e lo stelo centrale viene portato in distilleria.

Il processo di produzione è molto simile a quello con cui si realizza il Mezcal.

Il sotolero, ossia chi si occupa della distillazione, scava una fossa nel terreno, dove arrostisce i fusti delle piante, privati di foglie e radici, in un forno conico.

Il forno viene alimentato dalla legna trovata direttamente in zona, di qualunque tipo si tratti, dando così un ruolo fondamentale al terroir.

In questo modo, se nelle regioni forestali sarà facile che venga utilizzato legno di quercia, in quelle desertiche verrà quasi certamente utilizzato il mesquite, albero leguminoso tipico delle zone aride.

I fusti delle piante vengono cotti per tre o quattro giorni, dopodiché la materia vegetale ammorbidita viene macinata, riducendola ad una polpa e pressata, in modo da estrarne la linfa dolce.

A questo punto si dà inizio alla fermentazione: la linfa viene posta in in tini di legno rettangolari ed addizionata di Acqua e lieviti selezionati.

Anche il tempo di fermentazione varia a seconda della zona:

  • 4-5 giorni nelle aree del desertiche;
  • 5-7 giorni nelle più fresche aree forestali.

In questa fase il liquido si chiama ancora Vino; a fermentazione ultimata, si procede alla distillazione in alambicco discontinuo di rame, che viene effettuata 2 o 3 volte, a seconda del prodotto che si vuole ottenere.

In molti sostengono che l’invecchiamento di questo Spirit non sia fondamentale; ciò nonostante, diversi produttori invecchiano il loro Sotol.

Questo distillato ha un sapore e una fragranza simili a quelle del Tequila, ma risulta meno dolce e più forte di questa.

Esistono in commercio quattro tipi di Sotol, classificati in base all’invecchiamento, esattamente come avviene nel caso di Tequila e Mezcal:

  • Sotol blanco o plata (argento) – non invecchiato e trasparente;
  • Sotol joven (oro) – ambrato; anche questo non invecchiato, ma addizionato di caramello;
  • Sotol reposado – invecchiato in botte da 6 mesi a un anno;
  • Sotol añejo – invecchiato in botte oltre un anno.

La degustazione

Il Sotol va degustato liscio ed a temperatura ambiente nei classici bicchierini da Tequila, detti Caballitos, o come ingrediente di numerosi Cocktails, tra i quali:

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