Edoardo Barman A.I.B.E.S.
Metodo Charmat
Metodo Charmat

Metodo Charmat

Il Metodo Charmat

Il Prosecco,prodotto solo con metodo Charmat
Il Prosecco viene prodotto solo con metodo Charmat
Foto: Kseniia Lopyreva – Pexels

Il Metodo Charmat consiste nella fermentazione in massa del Vino di base in contenitori in acciaio inox sotto pressione (autoclavi) a temperatura controllata.

La rifermentazione in autoclave permette di produrre spumanti freschi e profumatiin particolare da vitigni aromatici.

Inoltre le particolari note olfattive dovute alla lunga permanenza sui lieviti – caratteristiche del Metodo Classico – contrasterebbero con i profumi primari delle uve aromatiche, creando talvolta un profilo olfattivo non propriamente armonico.

Vini spumanti dolci, che generalmente vengono prodotti con uve aromatiche, trovano in questo metodo quello più adatto alla loro produzione.

La velocità del processo e la sua economicità permettono la produzione di spumanti di qualità ad un costo molto più contenuto rispetto al Metodo Classico.

Il Metodo Charmat dà vita a Vini leggeri, freschi e dalle note fruttate, con un perlage (la struttura e la dimensione delle bollicine) abbastanza grossolano ed evanescente: caratteristiche che possiamo ritrovare nel Prosecco.

perché?

La storia

Metodo Charmat per un Prosecco rosè
Prosecco rosè, anche questo prodotto con Metodo Charmat
Foto: Annie Japaud – Pexels

Fino alla fine del XIX secolo, l’unico metodo utilizzato per la produzione di vini spumanti era il Metodo Classico.

Poi, un un enologo astigiano, Federico Martinotti mise a punto nel dettaglio questo metodo.

Martinotti, nel 1895, pubblicò anche uno studio dal titolo Apparecchio e procedimento per la fabbricazione continua dei Vini spumanti.

Questo metodo di produzione è caratterizzato da costi più contenuti e tempi di produzione molto più brevi.

Circa 15 anni dopo, il metodo venne migliorato e brevettato dal francese Eugéne Charmat, ed è ormai universalmente conosciuto come Metodo Charmat.

La produzione

La maggior parte delle fasi della spumantizzazione con il metodo Charmat avvengono in condizioni isobariche (con la pressione costante all’interno dell’autoclave) al fine di non disperdere l’anidride carbonica  che si sviluppa durante la fermentazione.

La sequenza dettagliata somiglia da vicino a quella del Metodo Classico, con la differenza che le varie fasi sono condotte su grandi quantitativi di Vino, che possono essere anche di centinaia di ettolitri.

Le fasi della produzione sono:

  • Fermentazione ed assemblaggio Vini di base;
  • Aggiunta di zuccheri, sali minerali e lieviti selezionati (presa di spuma);
  • Travaso e filtrazione in condizioni isobariche;
  • Refrigerazione;
  • Filtrazione e Imbottigliamento isobarico.
Molto Lambrusco si produce con Metodo Charmat
Foto: Edoardo Barman A.I.B.E.S.

Lo Charmat lungo

Questo metodo di spumantizzazione è stato messo a punto dall’enologo Nereo Cavazzani alla fine degli anni ’70.

E’ la classica via di mezzo tra il Metodo Classico ed il metodo Charmat: qui la durata della permanenza del Vino con i lieviti và da 9 a 15 mesi, in modo di ottenere un aroma di lieviti più accentuato ed un perlage più fine.

Il metodo può comportare anche l’aggiunta del liqueur d’expédition dopo la rifermentazione.

La durata non è l’unica differenza rispetto al metodo Charmat: all’interno dell’autoclave sono installati degli agitatori ad elica.

Questi agitatori servono a rimettere in sospensione i sedimenti della fermentazione; questo garantisce al Vino una struttura  più importante ed un profilo sensoriale più complesso e più simile a quelli degli spumanti prodotti con il Metodo Classico.

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