I Distillati di mosto d‘uva
I Distillati di mosto d’uva si distinguono dagli altri Spirits derivati dall’uva per il fatto di derivare dalla lavorazione del mosto d’uva e non:
- dalle vinacce, come nel caso di Grappa ed Orujo;
- dal Vino, come nel caso di Armagnac, Brandy e Cognac.
Questi Spirits costituiscono una via di mezzo tra distillati di vinacce e distillati di Vino, essendo in sostanza un succo fermentato (come il Vino) che però presenta anche l’esistenza di vinacce fermentate al suo interno (come la Grappa).
Un Distillato di mosto d’uva è normalmente più elegante e fruttato di una Grappa, che viceversa è tendenzialmente più intensa e strutturata.
Lo stesso concetto vale anche a livello di consistenza della materia prima: infatti, se da un lato la Grappa ha come materia prima di partenza le vinacce (bucce degli acini dell’uva, vinaccioli e parte della polpa), dall’altro lato c’è il succo liquido fermentato da cui si parte per la produzione dei Distillati di Vino
Quindi il Distillato o Acquavite d’uva si trova anche qui al centro, derivando dal mosto d’uva che appunto è costituito sia da succo fermentato che da vinacce.
Dal mosto d’uva, nascono essenzialmente quattro tipi di prodotto:
- Acquavite d’uva prodotto italiano;
- Ouzo prodotto tipico greco;
- Pisco prodotto tipico peruviano;
- Singani Prodotto tipico boliviano.
Particolarmente importante è anche il periodo di affinamento di questi Distillati di mosto d’uva, passaggio fondamentale per la definizione del gusto e del profumo dell’acquavite.
Generalmente questo processo avviene in apposite vasche di acciaio inossidabile, ma alcuni produttori preferiscono farlo in piccole botticelle mai nuove per acquisire ulteriori e differenti aromi caratteristici della materia prima.
Inoltre, in rari casi l’Acquavite può essere invecchiata, originando autentici capolavori, come nel caso dell’acquavite monovitigno di Traminer invecchiata 18 anni della distilleria Nonino.
.