I Liquori aniciati
Sono tutti quei Liquori che hanno l’anice come aroma principale della base idroalcolica.
Escluso l’Ouzo, che si ritrova nella categoria Distillati, in quanto si tratta di un Distillato di mosto d’uva aromatizzato all’anice, le Gocce imperiali, che si trovano tra i Distillati di erbe e spezie e gli aperitivi francesi Pastis e Pernod, presenti tra i Liquori aperitivi, i Liquori trattati in questa sezione sono:
- Anice,
- Mistrà,
- Anisetta,
- Sambuca.
Questi elisir sono parte della nostra cultura mediterranea: già gli antichi Romani bevevano una bevanda a base di Acqua, Vino ed anice, che apprrezzavano anche per le sue virtù digestive.
Non a caso, tutti i paesi che costeggiano il Mediterraneo, a tutt’oggi, hanno il loro preparato tipico a base di anice: dal Raki, bevanda nazionale turca, al Rak in Egitto, all’Arak in Libano, all’Ouzo in Grecia….
Alcuni monasteri, ma anche diverse aziende d’Italia possono vantare una produzione di Liquori aniciati di altissima qualità.
Anice

Foto: Edoardo Barman AIBES
La bevanda spiritosa all’anice viene esaurientemente descritta dalla vigente normativa europea:
Bevanda spiritosa ottenuta mediante aromatizzazione di Alcol etilico di origine agricola con estratti naturali di:
- anice stellato (Illicium verum Hook f.),
- anice verde (Pimpinella anisum L.),
- finocchio (Foeniculum vulgare Mill.),
- qualsiasi altra pianta che contenga lo stesso costituente aromatico principale (anetolo).
E’ ammesso il processo di macerazione, quello di distillazione o entrambi.
E’ un Liquore fresco, dissetante e digestivo; chi lo conosce ed apprezza, non può farne a meno.
Degno di nota l’Anice secco Varnelli, un Liquore ottenuto dalla macerazione alcolica di semi di anice verde ed anice stellato, successivamente distillata a corrente di vapore, diluita e pochissimo zuccherata.
E’ un Liquore delizioso, secco e profumato, da gustare liscio, con Acqua, oppure da usare per correggere il Caffè.
Perfetto in abbinamento ad un Sigaro di carattere, quale il Toscano.
Se diluito con Acqua, diventa lattiginoso, a causa dell’anetolo, un olio essenziale solubile in Alcol, ma non in Acqua.
L’aggiunta di Acqua cambia infatti il rapporto fra Acqua ed Alcol, e l’Anetolo diventa sempre meno solubile; si emulsiona quindi in minuscole goccioline, che rifrangono la luce, rendendo la miscela lattiginosa (effetto Ouzo).
Mistrà

Foto: Autore sconosciuto
Il Mistrà è un Liquore tradizionale, trasparente e secco, ottenuto dalla distillazione di Alcol di vino con semi di anice; a seconda delle ricette, possono essere aggiunte altre erbe e aromi.
Le sue origini sono molto antiche, risalenti almeno al XIII secolo, quando i marinai veneziani commerciavano con il Levante, in particolare con la città greca di Mystras, vicino a Sparta.
Oggi questo Liquore è considerato un prodotto tipico e fortemente radicato nelle Marche e nel Lazio, dove ancora qualche privato ne produce piccole quantità in autonomia.
Secondo la vigente normativa europea, il Mistrà è una bevanda spiritosa incolore, aromatizzata con anice o con anetolo naturale, che soddisfa i seguenti requisiti:
- tenore di anetolo compreso tra 1 e 2 gr./l. ;
- eventualmente addizionata di un Distillato di erbe aromatiche;
- non contiene zucchero aggiunto;
- gradazione alcolica compresa tra 40° e 47°;
- eventualmente aromatizzato con preparazioni aromatiche e sostanze aromatizzanti naturali;
- nessun colorante.
Il metodo di estrazione degli aromi, è quello tradizionale, che comprende una macerazione dei vegetali in Alcol e successiva doppia distillazione in alambicco discontinuo.
Alcuni produttori utilizzano una tripla distillazione e un mix di diverse erbe mediterranee per arricchire il profilo aromatico.
Negli ultimi tempi, diversi articoli sulla stampa internazionale hanno evidenziato la storia del Mistrà, legandolo alla tradizione marinara, alla Serenissima e alle Marche.
Nel 2024 è stato inoltre pubblicato un articolo su Whisky Club Italia che riflette sul passato del Mistrà, definendolo spirito clandestino e sottolineando la sua origine come bevanda legata alla tradizione popolare.
Sono approfondimenti che mantengono alta l’attenzione sul prodotto, consolidandone l’immagine storica e artigianale.
Differenze tra Anice e Mistrà
Nonostante in molti credano che Anice e Mistrà siano la stessa cosa, in realtà ci sono alcune differenze – talvolta sfumature – che distinguono i due Liquori:
| Caratteristica | ANICE | MISTRA’ |
|---|---|---|
| Zucchero aggiunto | consentito | non consentito |
| Gradazione alcolica | minimo 15° | da 40° a 47° |
| Tenore di anetolo | non specificato | da 1 a 2 gr./l. |
| Aromi naturali diversi dall’anetolo | consentiti, ma il gusto di anice deve essere predominante | consentiti |
| Aromatizzazione | estratti naturali di anice stellato (Illicium verum Hook F.), di anice verde (Pimpinella anisum L.), di finocchio (Foeniculum vulgare Mill.) o di qualsiasi altra pianta che contenga anetolo. | anice o anetolo naturale, anche sotto forma di estratti e/o distillati |
Dalla tabella si evince che Anice e Mistrà possono essere uguali, oppure diversi, a seconda delle scelte operate dal produttore.
Anisetta

Foto: Autore sconosciuto
L’Anisetta è un Liquore dolce e trasparente a base di anice verde, con una lunga storia e una forte tradizione, in particolare nella regione Marche.
Ciò che la distingue da Anice e Sambuca è essenzialmente il tenore di zucchero, che nel caso dell’Anisetta, si posiziona al centro tra i due Liquori:
- Anisetta Dry: Contiene pochi grammi di zucchero.
- Anisetta Semi-dolce: Ha un contenuto di zucchero tra i 50 e i 200 gr./l.
- Anisetta Dolce: Contiene più di 200 gr./l. di zucchero.
L’Anisetta Meletti, uno dei marchi più conosciutii, fu creata nel 1870 da Silvio Meletti, che perfezionò una ricetta artigianale.
Altri produttori, come l’Anisetta Rosati, hanno origini simili, risalenti alla seconda metà del XIX secolo ad Ascoli Piceno.
La ricetta tradizionale prevede la distillazione in alambicco di un macerato di semi di anice verde (Pimpinella anisum) in soluzione idroalcolica, spesso arricchita con altre erbe e spezie aromatiche e, talvolta, anche con anice stellato.
Il Distillato viene miscelato con Acqua e zucchero; in alcuni casi, come quello dell’Anisetta Meletti, il Liquore subisce un periodo di invecchiamento in contenitori di acciaio prima di essere imbottigliato.
L’invecchiamento serve per dare all‘Anisetta modo di spogliarsi delle particele più pesanti, che formano un deposito sulle pareti delle botti, amalgamando i vari componenti che le conferiscono quel gusto inconfondibile.
L’Anisetta, nelle versioni dry, Semidolce e dolce, si può gustare liscia, con Ghiaccio, o come ammazzacaffè; può essere aggiunta al Caffè, proprio come le Gocce Imperiali, o servita con una scorza di limone e uno o due chicchi di Caffè.
Sambuca

Foto: Autore sconosciuto
La Sambuca è il Liquore più dolce tra gli aniciati; è incolore, aromatizzato all’anice e soddisfa i requisiti seguenti:
- contiene distillati di anice verde (Pimpinella anisum L.), di anice stellato (Illicium verum L.) o di altre erbe aromatiche;
- ha un tenore di edulcoranti non inferiore a 350 gr./l. , espresso in zucchero invertito;
- presenta un tenore di anetolo naturale compreso tra 1 e 2 gr./l. ;
- il titolo alcolometrico volumico minimo è di 38°;
- non è colorata.
Oltre all’ingrediente principale, in genere l’anice stellato, la Sambuca può includere l’utilizzo di diverse erbe e spezie per arricchire il suo profilo aromatico; quelle più utilizzate sono:
- Fiori di sambuco: Come suggerisce il nome stesso del Liquore, i fiori della pianta di sambuco (detta anche Sambucus nigra) erano tradizionalmente utilizzati nella ricetta originale.
- Semi di finocchio: Strettamente legati all’anice stellato dal punto di vista aromatico, vengono spesso distillati per contribuire al gusto complessivo.
- Radici di liquirizia: In alcune varianti, quali la Sambuca nera, si utilizza questa radice per dare un colore più scuro e un sapore più intenso.
- Altri aromi: A seconda della ricetta di ogni singolo produttore, si possono aggiungere altri aromi naturali, come agrumi, erbe aromatiche e spezie, per personalizzare il gusto.
La ricetta esatta e le combinazioni di erbe sono comunemente un segreto, gelosamente custodito da ciascun produttore per distinguere il proprio prodotto da quelli concorrenti.
