L’Orujo

Foto: Autore sconosciuto
L’Orujo è un Distillato di vinacce tipico del Nord della Spagna che, come l’Italia con la Grappa, vanta alcune zone di maggior produzione e rinomanza.
Queste zone sono:
- Galizia;
- Castiglia e Leon;
- Asturie.
In queste regioni, la tradizione vitivinicola conta molte eccellenze ed un’area vitata di tutto rispetto.
Questo Spirit si presenta trasparente ed ha una gradazione alcolica compresa tra i 37° ed i 50°, a seconda del tipo e del produttore.
E’ tra i Liquori più antichi di Spagna; le sue origini risalgono al Medioevo, quando alcuni monasteri di Cantabria e Galizia avevano le competenze necessarie per la distillazione.
L’Orujo, oltre a venire consumato in purezza oppure nei Cocktails, viene usato come base per la produzione di molti Liquori quali il Licor de hierbas e varie Cremas de Orujo (Creme di frutta).
Si può affermare che questi ultimi Liquori – osservando i volumi di vendita – riscuotono maggiore successo del prodotto originale.
Una curiosità: in Galizia, l’Orujo è alla base della tradizionale bevanda flambé chiamata queimada, a cui si attribuiscono poteri magici e che viene preparata recitando un incantesimo.
La storia

Foto: Autore sconosciuto
Le origini dell’Orujo non sono certe, ma si datano al Medioevo.
La capitale dell’Orujo è la città di Potes, nell’entroterra cantabrico, che storicamente è il suo maggiore centro produttivo.
Qui infatti si trova un monastero, San Tobirio, dove sono state trovate prove sulla distillazione della produzione enologica locale, per ottenere Alcol.
Al tempo, l’Alcol era il solvente principale per le erbe della farmacia, attiva al suo interno.
Sempre qui si trovano alambicchi a vapore di scuola italiana, che risultavano molto più efficienti delle Alquitaras utilizzate nel resto del paese.
Per molti secoli l’Orujo è stato prodotto solo dalle famiglie contadine della Spagna settentrionale.
Tra il XIX e il XX secolo, ci furono periodi in cui la produzione casalinga di distillati fu proibita o limitata dal governo, ma la tradizione continuò clandestinamente.
La zona infatti offre, per via delle impervie montagne, sicuro riparo ed Acqua fresca durante tutto l’inverno, per raffreddare gli alambicchi.
Ma ora le cose sono cambiate: nel 1989 è stata creata la D.O. “Denominación Específica de Orujo de Galicia“, che certifica e regola la produzione commerciale di Orujo con circa venti produttori certificati.
A Potes si svolge da anni una festa dell’Orujo, nonostante le distillerie in attività si sono drasticamente ridotte.
perché?
La produzione
Come per gli altri distillati simili, anche per la produzione dell’Orujo vengono messe prima a fermentare le vinacce all’interno di silos.
Il mosto ottenuto viene, poi, distillato in alambicchi discontinui riscaldati a fuoco diretto; il processo dura circa 6 ore.
Lo Spirit ottenuto viene, quindi ridotto di grado alcolico e fatto invecchiare in botti di quercia per almeno due anni prima di essere imbottigliato.
La degustazione
L’Orujo viene servito come digestivo dopo i pasti e si beve liscio nei tipici bicchierini da Grappa.
La degustazione di questo prodotto è analoga a quella della Grappa.
