Il Peach Brandy
Il Peach Brandy, detto anche Peach Schnapps è:
un distillato di succo di pesca fermentato,
oppure un distillato di un’acquavite di base, nella quale sono state macerate delle pesche, con nocciolo, oppure senza.
Secondo qualcuno, si tratta di pesche macerate in Vino d’uva o in Vino di pesche, distillato.
Inogni caso, niente a che vedere con i numerosi Liquori oggi sul mercato, che vengono chiamati con questo nome, ma non sono un nobile distillato di pesche mature.
In genere questi Liquori sono composti da Alcol nel quale sono state messe a macerare delle pesche, oppure aggiunti aromi più o meno naturali.
La storia
Il Peach Brandy è stato molto popolare in epoca coloniale, tanto da venire definito il Cognac americano:
mentre la Regina Vittoria finiva le cene con le pesche, la nobiltà americana sorseggiava un particolare Mint julep.
Questo drink veniva preparato con Acquavite di frutta, in particolare Peach Brandy, al posto del Bourbon.
Nel XIX secolo, in tutti i frutteti del Sud degli Stati Uniti venivano piantati alberi di pesco e i loro frutti non venivano cotti in torte, ma messi in alambicchi di rame per essere trasformati in Peach brandy.
Contemporaneamente, nella zona montuosa, più fresca, i frutteti di mele venivano coltivati per lo stesso scopo.
Fino all’avvento del proibizionismo, questo Spirit veniva prodotto con uno stile secco, utilizzando tutte le parti del frutto.
La sua produzione era priva di zuccheri e di aromi aggiunti, ed era anche la base di diversi Tiki drinks.
Nel 1870 più di 1.800 distillerie di frutta erano in funzione nel sud degli U.S.A., ma il loro predominio stava già svanendo, eclissato dai Whisky a base di cereali.
In seguito, l’avvento del proibizionismo ha dato il colpo finale a queste distillerie, lasciandole quasi estinte.
Per molti anni, la Laird & Company, con sede nel New Jersey, è stata l’unica azienda del paese che produceva ancora Acquavite di mele.
Nessuno produceva più Peach Brandy, o quantomeno, non del vero Brandy di pesche.
Il mercato ha sempre proposto qualcosa con questo nome, ma si trattava di un modesto liquore al gusto di pesca, a base di Acquavite di cereali neutri o Acquavite d’uva, dosata di aromi e dolcificanti.
Ma recentemente, alcuni distillatori artigianali hanno iniziato a riproporlo, ed ora assistiamo al rilancio del Peach brandy che, ovviamente, è partito dagli Stati Uniti.
A Mount Vernon, Virginia, l’originale distilleria George Washington è stata restaurata e rimessa in funzione e, grazie alla perizia del master distiller Steve Bashore, nel 2010 ha iniziato a produrre un suo Peach Brandy.
La prima produzione ha generato solamente 800 bottiglie da 375 ml. che sono state vendute a 150 dollari l’una; nel 2023, la produzione rimane limitata, ed il prezzo si è assestato a $ 125.
La produzione
La G. Washington Distillery produce il suo Peach Brandy come di seguito descritto dal proprio Master Distiller, Mr. Steven T. Bashore:
Il succo di pesca concentrato viene versato nei fermentatori, contenitori di legno di quercia bianca da 120 galloni (circa 450 litri) di capacità.
Viene poi diluito con Acqua per ridurre il contenuto di zucchero a circa 16 brix; vengono quindi aggiunti lieviti selezionati.
Il tempo di fermentazione va da 5 a 6 giorni e tutto l’Alcol prodotto proviene esclusivamente dal succo di pesca, visto che non vengono aggiunti nè Alcol, nè altre sostanze, naturali o artificiali.
Una volta fermentato, il mosto viene sottoposto a doppia distillazione in alambicchi discontinui di rame (Pot still) riscaldati direttamente a fuoco di legna.
Il Peach Brandy viene quindi trasferito in botti di quercia nuove e tostate oppure ex-Bourbon, nelle quali si lascia invecchiare per almeno 28-30 mesi, spesso più a lungo.
Il passaggio successivo consiste nella riduzione del grado alcolico al valore stabilito e nell’imbottigliamento.
Queste pregiate bottiglie, purtroppo, rimangono tutte negli USA, altrimenti sarebbe proprio il caso di assaggiare un prodotto così particolare.
Quindi avete trovato il “souvenir” giusto, per il vostro prossimo viaggio negli USA.
La degustazione
Per la degustazione, valgono gli stessi accorgimenti utilizzati per il Brandy.