Gli Spirits o Distillati
Personalmente, trovo che il mondo dei Distillati o, più internazionalmente, Spirits sia quanto mai affascinante.
Qui le materie prime subiscono diverse trasformazioni per dare vita, in seguito alla distillazione, a qualcosa di incredibilmente puro, che consiste nell’essenza – o spirito – delle materie prime utilizzate.
Niente aggiunte di infusi, di zuccheri – se non in minima quantità, per questioni di colore – o di altre sostanze.
Il prodotto risultante dalla distillazione può venire invecchiato in botti di legno, oppure essere imbottigliato; può essere sottoposto a riduzione del grado alcolico, generalmente intorno ai 40° – o a 57° nel caso dei Navy strenght.
Esistono anche versioni denominate Overproof che descrivono tutti i distillati con tenore alcolico superiore ai 50°.
Ma se il distillato viene imbottigliato senza alcuna diluizione, la sua denominazione è pieno grado o Full strength.
La tecnica della distillazione è in pratica un processo fisico indotto dal calore, che, grazie a particolari strumenti chiamati alambicchi, permette di separare alcune sostanze da altre
Esistono due metodi per estrarre l’essenza delle materie prime:
- Distillazione discontinua – effettuata in pregevoli alambicchi di rame, che in genere richiedono più passaggi di distillazione; questo metodo è più elaborato e costoso, adatto per quantità limitate, ma assicura, se ben realizzato, una grande qualità.
- Distillazione continua – effettuata mediante un alambicco a colonne, che viene continuamente rifornito di materie prime fermentate, capace di effettuare più distillazioni in un unico passaggio. Adatto per produzioni industriali in grande quantità.
La tecnica della distillazione arriva in Europa intorno all’anno mille, ad opera degli arabi che in quel tempo dominavano la Spagna; da lì si diffuse presto in ogni paese, data soprattutto la necessità di rinforzare molti Vini deboli e di difficile conservazione.
Vedremo come dalla trasformazione delle seguenti materie prime, si arriva al prodotto finale:
- dall‘agave Bacanora, Mezcal Raicilla, Tequila e Cocuy;
- dalla canna da zucchero Rum e Cachaça;
- da cereali e rizomi Akvavit, Gin, Genever, Kaoliang, Vodka, Whisky, Whiskey e Bourbon;
- dalla frutta Applejack, Apricot Brandy, Arrak, Boukha, Brombeergeist, Calvados, Himbeergeist, Kirsch, Mirabelle, Palinka, Peach Brandy, Raki, Slivovitz e Williams;
- dall’uva Acquavite, Ouzo, Pisco, Singani;
- dal Vino Armagnac, Brandy e Cognac;
- dalle vinacce Grappa e Orujo;
- dalla spugna del deserto Sotol;
- da prodotti di origine animale Acquavite di miele, Araga ed Arkhi,
fino ai prodotti più rari, mai o quasi mai visti in Italia.
In Italia i Distillati, dal punto di vista tecnico, fanno parte delle cosiddette bevande spiritose, ovvero bevande alcoliche con caratteristiche organolettiche particolari e un titolo alcolometrico minimo di 15°.
perché?
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