Cask strength, Full strength, Navy strength e Overproof
Per fare chiarezza su questi termini, ampiamente in uso ancora oggi su molti Disitllati, va detto che fino al 1816 non esisteva un sistema preciso per stabilire la gradazione alcolica di Distillati, Liquori e Fermentati vari.
Navy strength e Overproof
I termini generici Overproof e Navy Strength sono sorti sulla base di un metodo messo a punto dalla Marina Reale Britannica; all’epoca, infatti, per capire il livello alcolico del Rum e del Gin stivati nelle navi, si faceva una prova empirica.
Mescolando un piccolo quantitativo di polvere da sparo a poco distillato, poi, con una lente di ingrandimento, si concentravano i raggi del sole sul composto.
Se questo si incendiava, allora era di gradazione Navy Strength, se esplodeva era Overproof, mentre se non succedeva nulla, significava che il distillato era troppo poco alcolico, eccessivamente diluito con Acqua.
Questo test era molto importante all’epoca, per due ragioni:
- per verificare se il commerciante, per cercare di guadagnare più del dovuto alle spalle della Royal Navy, avesse venduto un prodotto troppo diluito;
- ma soprattutto perché polvere da sparo e barili contenenti gli Spirits erano conservati nella stessa stiva: quindi, in caso di fuoriuscita del distillato, se questo fosse stato troppo diluito, la polvere da sparo bagnata non sarebbe stata in grado di far sparare i cannoni.
Grazie all’invenzione dell’idrometro da parte di Bartholomew Sikes, avvenuta nel 1816, è divenuto possibile misurare in modo preciso la gradazione degli alcolici.
Utilizzando questo strumento per effettuare un test su parecchie decine di Rum, la Royal Navy ha stabilito che la gradazione Navy Strength corrispondeva a 54,5° (95,5° nella scala di Sikes).
Questo standard è rimasto in vigore fino al 1980, quando il Regno Unito ha adottato lo standard proposto dall’Unione Europea per unificare le scale di misurazione, basato sulla scala di Gay-Lussac, che misura la quantità di etanolo in percentuale rispetto al volume totale.
Ancora oggi è in uso la definizione Navy Strength per i distillati a 57° anziché a 54,5° a causa di un qui pro quo che alcuni grandi produttori hanno avuto tra le definizioni Navy Strength ed English Proof.
Quanto detto vale per tutti distillati, ma l’uso di denominare Navy Strength gli Spirits dal contenuto alcolico superiore ai 57° è oggi particolarmente diffuso anche nel mondo del Gin.
In quello del Rum c’è invece confusione con il termine Overproof, utilizzato generalmente per tutti i distillati con contenuto alcolico superiore a 50°; in questo caso la confusione deriva dallo standard in vigore negli USA, dove 50° (o 50% Vol.) viene indicato come 100° proof.
Per capire le differenze tra le due diverse scale, diciamo che:
- l’Alcol puro è a 100% Vol. secondo la scala di Gay-Lussac (Standard UE);
- che equivale a 175° English proof (scala di Sikes);
- ed equivale a 200° US proof.
Per non confondersi occorre fare attenzione a come viene indicata la gradazione alcolica in etichetta e non riferirsi solamente alle definizioni generiche Navy Strength ed Overproof.
Cask strength e Full strength
Full strength significa invece che lo Spirit non è mai stato diluito con Acqua, dalla distillazione all’imbottigliamento, mentre Cask Strength significa che il prodotto è stato imbottigliato tal quale si trovava nella botte, senza alcuna diluizione.
Spiegate le varie definizioni, che non fa certo male sapere, consiglio sempre, per conoscere la forza alcolica di un distillato, di leggere sull’etichetta la gradazione, che, come previsto dalle normative internazionali, deve sempre essere specificata.
In conclusione, tengo a far presente che, a mio avviso i distillati ad alta gradazione, siano essi Navy strength, Overproof o altro, hanno una marcia in più e sono in grado di dare sensazioni gustative veramente intense.
Occorre naturalmente essere consapevoli di cosa si sta bevendo e moderare di conseguenza le quantità: con questi Spirits non si scherza.
Questo è tutto sul tema Cask strength Full strength Navy Strength e Overproof.