Edoardo Barman A.I.B.E.S.
La Distilleria Weisshorn – 06 giugno 2025
La Distilleria Weisshorn – 06 giugno 2025

La Distilleria Weisshorn – 06 giugno 2025

Esterno della Destilleria Weisshorn
Facciata della Distilleria Weisshorn.
Foto: Edoardo Barman A.I.B.E.S.

Sul versante atlantico dell’Andalusia, terra affascinante e piena di contrasti, dove le correnti atlantiche e mediterranee si incontrano, ed il tempo cambia con una velocità incredibile, si producono Vini eccellenti, frutto di territorio, competenza, esperienza ed invecchiamento.

Ma non è tutto qui.

A Sanlùcar de Barrameda, dove secoli fa un visionario italiano partì alla scoperta delle Americhe sfidando le convinzioni della sua epoca, un visionario andaluso, nel silenzio del suo laboratorio e della sua singolare cantina, crea Liquori e Distillati molto particolari.

La sua conoscenza è avvenuta per caso, mentre ero diretto alle Bodegas Barbadillo per una cata eccezionale di Vini Jerezani, come ho raccontato nell’articolo “Viaggio nella terra dello Sherry”.

Pochi metri prima dell’ingresso delle bodegas, noto l’insegna della Distilleria artigianale Weisshorn: la passione vorrebbe farmi entrare immediatamente, ma mancano solo pochi minuti a mezzogiorno ed all’inizio della cata.

Mi riprometto quindi di entrare una volta terminata la visita da Barbadillo.

Cantina della Distilleria Weisshorn, dove gli Spirits invecchiano a suon di musica (Metodo Soundcask)
Cantina con le botti che vibrano al suono della musica.
Foto: Edoardo Barman A.I.B.E.S.

E così è stato: appena uscito dalla cata, dove giudiziosamente ho assaggiato molto e bevuto poco, abbandono il resto della compagnia e mi fiondo alla Distilleria Weisshorn.

Qui trovo ad accogliermi Roberto Payà Sanchez, un cordiale andaluso che ha messo in pratica un’idea tanto fantasiosa quanto straordinaria: invecchiare liquori e distillati in botte, con l’ausilio della musica.

Ma andiamo con ordine: da dove viene questo nome tedesco, Weisshorn che significa “la nave del riso”?

Roberto mi spiega, mostrandomi alcune foto, che la Weisshorn è una nave cargo cipriota, che  nel febbraio 1994 trasportava 6.000 tonnellate di riso proveniente dalla Tailandia.

La nave era diretta a Siviglia, avrebbe dovuto navigare il Guadalquivir fino a destinazione ma, complice la bassa marea, si incagliò tra Sanlùcar de Barrameda e Chipiona, non ci fu modo di disincagliarla ed è ancora lì, ormai integrata nel paesaggio, oggetto di escursioni in moto d’acqua.

Svelato l’arcano del nome, passiamo a ciò che rende questa distilleria unica: l’invecchiamento dei prodotti “a suon di musica” e che musica.  

Selfie con Roberto, titolare della Distilleria Weisshorn
Un selfie con Roberto , titolare della Destileria Weisshorn ed ideatore del metodo “Soundcask”.
Foto: Edoardo Barman A.I.B.E.S.

L’influenza positiva della musica nelle produzioni agroalimentari non è più una novità; sappiamo infatti da tempo che ci sono stalle in cui viene diffusa musica classica e le mucche presenti producono più latte e di qualità migliore.

Addirittura in Toscana c’è chi diffonde musica nelle vigne, per cercare di avere un raccolto maggiore e di migliore qualità.

Il nostro Roberto come me ha vissuto il periodo del “Progressive Rock”, quello dei Genesis, dei Pink Floyd, di Emerson, Lake & Palmer, dei Jethro Tull, in Italia delle Orme ed in Spagna dei Triana…..

E proprio la musica dei Jethro Tull, fondata dallo scozzese Ian Anderson, che alla Distilleria Weisshorn Roberto usa principalmente per l’invecchiamento dei suoi Spirits.

Il concetto, mi spiega, è semplice: come delle semplici vibrazioni riescono ad accelerare l’invecchiamento in botte di ogni Liquore o Distillato, così le vibrazioni della musica aggiungono un qualcosa in più ai profumi e sapori del nettare che sta invecchiando.

E Roberto, che fa le cose per bene, utilizza musica ricercata per l’invecchiamento dei prodotti della sua Distilleria, riportando in etichetta la copertina dell’album utilizzato, grazie a regolari licenze, a lui rilasciate per iscritto dagli autori.

L'alambicco discontinuo in rame da 220 litri della Destileria Weisshorn
L’alambicco in rame della Distilleria Weisshorn.
Foto: Edoardo Barman A.I.B.E.S.

Aggiunge Roberto che, in seguito ai test che ha effettuato negli anni, lo stesso distillato, esposto per lo stesso tempo alle vibrazioni di album diversi, acquisisce caratteristiche diverse di aroma e sapore.

Per ottenere questi risultati, si applica all’esterno di ogni botte una sorta di altoparlante a contatto con il legno, un apparecchio concepito appositamente per questo scopo, in modo che le vibrazioni della musica arrivino al contenuto.

Il contenuto di ogni botte – generalmente barriques da 225 litri, di primo o secondo utilizzo – viene sottoposto all'”ascolto” dello stesso album intero, una volta al giorno, per tutto il periodo di invecchiamento.

Tutti gli Spirits invecchiati alla Distilleria Weisshorn sono prodotti in casa, utilizzando un alambicco discontinuo di rame, riscaldato a fuoco diretto, della capacità di 200 litri.

Alla teoria è seguita la pratica; siamo passati quindi nella saletta delle degustazioni, dove ho avuto modo di provare diversi prodotti della casa.

Nello specifico, ho avuto il piacere di assaggiare i seguenti prodotti, tutti interamente realizzati dalla Distilleria Weisshorn:

  • un liquore di Vermouth, così chiamato in quanto si tratta di una sorta di Vermouth, ma la base, anziché da Vino è costituita da succo di melograno biologico; il risultato fruttato ed originale. Piacevole nonostante la totale mancanza (naturalmente voluta) di zucchero.
  • una Vodka dal gusto garbato, con un piacevole sentore di cereali.
  • Un Gin invecchiato in botte con il metodo Soundcask, sul quale non riesco ad esprimermi in quanto non riesco proprio a capire i Gin invecchiati; è un limite mio..
  • un Brandy invecchiato al suono di musica trap Argentina (La otra mitad, by Refree).
  • un Orange Brandy, un distillato di Vino jerezano nel quale sono state messe a macerare scorze di arancia fresche.
La stanza degli assaggi della Weisshorn.
Foto: Edoardo Barman A.I.B.E.S.

Tutti i prodotti testati hanno dimostrato di avere personalità, un gusto non standardizzato e talvolta fuori dagli schemi.

Sarebbe stato interessante poter confrontare gli stessi prodotti, a pari invecchiamento, nella versione”invecchiata con musica” e non.

Anche mettere a confronto lo stesso distillato, invecchiato con musiche diverse, sarebbe un test interessante

L’occasione è solo rimandata, Roberto; perché non prepararla in anticipo e poi farla?.

Nel caso – naturalmente – riporterò tutto qui, come sempre.

Un Brandy invecchiato con la musica di Eduardo Rodriguez del gruppo Triana.
Foto: Edoardo Barman A.I.B.E.S.

Stavo dimenticando un dettaglio di stile: alcune bottiglie dei prodotti della Distilleria Weisshorn, facenti parte della serie limitata “Ceramic Collection” vengono arricchite da una pregiata etichetta ceramica.

Detta etichetta viene realizzata e dipinta a mano dalla maestra ceramista Maria Eugenia Rodriguez Gallego, moglie di Roberto.

Cosa dire: è stata un’esperienza decisamente interessante, totalmente inaspettata e particolarmente apprezzata da parte di un appassionato di musica e di Spirits come il sottoscritto.

PS Chi è interessato a questi prodotti e volesse saperne di più sulla Distilleria Weisshorn, può visitare il sito internet ufficiale www.weisshorn.es, oltre al sito del metodo Soundcask, www.soundcask.eu.

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