Edoardo Barman A.I.B.E.S.
Sherry
Sherry

Sherry

La classica immagine dello Sherry Tio Pepe, di Gonzales-Byass
Foto: Pikist

in mezzo ai fiumi Guadalquivir e Guadalete, in prossimità del Porto di Cadice.

Tre varietà di Sherry delle cantine Osborne: PX, Cream ed Oloroso
Foto: Pikist
Sherry Sacromonte, Vino dolce naturale da uve Moscatel
Moscatel Sacromonte, Vino dolce naturale
Foto: Autore sconosciuto

Le uve vengono raccolte e stese su stuoie all’aperto, esponendole al sole per diversi giorni; questo processo, noto come asoleo (soleggiamento), concentra gli zuccheri e gli aromi, trasformando l’uva in uvetta

Questi Vini stanno vivendo una fase di rinnovamento e di riscoperta, in linea con l’interesse crescente dei consumatori per Vini di alta qualità, territoriali e prodotti secondo tradizione.

Le recenti modifiche normative ne hanno rafforzato l’identità, permettendo ai produttori di esplorare nuove sfumature e di valorizzare ancora di più le uve e il territorio.

Le nuove regole hanno inoltre aperto la possibilità di utilizzare sei vitigni autoctoni pre-fillossera; quindi, sebbene il Pedro Ximénez (PX) e il Moscatel restino i protagonisti indiscussi dei dolci naturali, l’introduzione di vitigni come il Beba o il Perruno incoraggia la sperimentazione.

Questo potrebbe portare alla nascita di nuovi Sherry dolci con profili aromatici inesplorati.

Una Solera di Jerez
Foto: Autore sconosciuto
Sherry PX 12 yo
PX Williams & Humbert, invecchiato 12 anni
Foto: Autore sconosciuto

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